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Donna
Non abbassare lo sguardo,
saranno le tue parole a dire chi sei.
Non frenare il tuo cammino,
saranno i tuoi gesti a svelare il tuo amore.
Non coprire col velo il tuo viso,
saranno i tuoi respiri a scoprire i tuoi pensieri.
Non celare il tuo corpo coi pesanti drappi,
saranno i tuoi passi a liberare il tuo cuore.
Non spegnere il tuo sorriso,
non permettere a nessuno di farlo,
tu sei luce, sei amore, sei vita.
0 donna.
Pesci
Nuotano,
girano,
fanno tuffi e affondi.
S’arriccia il mare e porta pesci
argentei, bruni, azzurrini.
Tra ondulate piantagioni d’alghe,
eterni colori si rincorrono
in un arcobaleno marino.
Un agitarsi inquieto cercando prede.
I loro occhi d’acqua incessanti ruotano,
Come vortici silenti.
Palafitta sul mare
Una tra le poche rimaste,
palafitta che trafigge il mare,
nella sua mite fierezza.
Memore di un lontano,
passato lavoro
che è più lieve di un ricordo.
Reti ancora dispiegate,
che solo il vento
e gli spruzzi marini
fanno ondeggiare.
Eppure la rossa luce del tramonto
rimanda a un domani
di tenue speranza di pesca.
Ti ho pensata
Ti ho pensata in terre lontane, aride,
terre sottomesse, violentate,
annientate dai fuochi e dall’odio.
Tu, madre, col tuo dolce peso di vita
stretto al seno, avvolta in panni gonfiati dal vento,
come aquiloni senza meta.
Ti ho vista, con la tua fierezza di donna,
levare lo sguardo sotto quel velo,
che cela il tuo corpo e la tua anima,
come un nero sudario, nei tuoi impossibili pensieri
e vani desideri.
Sei qui, giunta a fatica con altri,
attraverso un mare di sangue, sudore e paura,
che inghiotte corpi e miserie.
Sono vuoti i tuoi occhi in quel futuro che ha altre terre e altri volti.
Ti guardo sgomenta, ora che sei qui,
ora che tutto il tuo soffrire mi cade addosso,
con le troppe lacrime, la colpa e il dolore.
Non avrò forse parole, ne’ gesti giusti per te,
ma ci sarò quando il mio sguardo incontrerà i tuoi occhi
che chiederanno tutto quello
che solo l’amore può dare.
Da donna a donna
Lontano e lieto il ricordo
sui banchi di scuola.
Le sommesse confidenze,
le tante curiosità condivise.
Scoprire, vedere, sognare insieme.
Timida io, sempre cauta e trattenuta.
Audace tu, pronta e coraggiosa
ad affrontare il nuovo.
Quanti sogni, cara amica,
quanti, prima che il tempo
ci portasse gli affanni
di una vita da veder sempre migliore.
Spesa a donare, senza riserva alcuna,
ma anche lieto il sacrificio per chi si ama.
Ed ogni peso lascia il suo segno
e se ne vanno gli anni.
Ma noi, pur sempre unite da comuni interessi,
ci ritroviamo a ravvivare i giorni con i nostri sorrisi
e le aperte confidenze e le reciproche premure,
ancora unite, per sempre.
Caleidoscopio
Ed ora sei qui, o donna,
col tuo caleidoscopio di ricordi.
Li giri e li rigiri
come farebbe un bambino
che vede prendere vita a magiche forme.
Si avvolgono e si srotolano i ricordi,
si formano e mutano,
si ricreano, in un incessante carosello
di emozioni.
Assapori i rossi attimi di passione,
i tenui azzurri delle premure e delle attenzioni,
le variegate sfumature di verde
delle mille speranze.
Il giallo delle deluse aspettative,
il delicato rosa
delle piccole attenzioni
e il profondo marrone
delle non poche delusioni.
Giri e rigiri e nuove forme, nuovi colori
si creano in questo caleidoscopio
della vita.